giovedì 17 maggio 2007

not afraid of the dark

Mi prendo cura del mio corpo e del posto in cui vivo oggi pomeriggio, facendo le cose che la mancanza di tempo, il malessere e, non ultimo, anche il cattivo umore mi avevano impedito di fare.
Ho comprato una crema depilatoria stamattina dopo la scuola, e un lettore mp3 a portata delle mie tasche, dopo che la cuffietta sinistra dell'Ipod shuffle si era danneggiata.
Ho rinunciato ad acquistare un'Ipod red, del resto era anche ora che la smettessi di fare i capricci con questa storia.
L'Ipod red è roba di lusso, e la roba di lusso non è per le tasche dei miei jeans, che adesso sono sdruciti e col bottone spaiato per davvero, non come quand'ero una teenager, quando mi sentivo anticonvenzionale a poterlo fare.
Ho scopato e lavato il pavimento della cucina al ritorno dal lavoro, disinfettato e pulito lavabo e waterclose.
Per depilarmi ho usato la crema per il corpo di una marca francese, quella appena comprata, strisce di cera fredda per il viso, mentre il silk-epyl sulle gambe lo passerò appena avrò finito d'editare il post che scrivo.
Mi prendo cura del mio corpo e del posto in cui vivo con dedizione oggi, perchè mi riporta nel presente, sono sveglia.
Mentre, quando sto male, come ieri, sono come semicosciente, non mi accorgo della presenza delle persone intorno, quasi fossi addormentata.
Come quando da bambina non vedevo passare mio padre davanti a me, mentre restavo imbambolata per ore a guardare i cartoni alla televisione.
E' così di solito anche quando mi prende un appetito innaturale, quando il buon senso si arrende e ricerco nello stordimento del cibo l’effetto come di un anestetico che allontani i sensi dal male del presente che non so affrontare.
Il guaio era, ed è, ritrovare il problema immutato, persino più difficile da affrontare, al ritorno dal vagabondaggio di mente e sensi, in un altrove di cotone.
Chissà poi perchè mi venga in mente di scrivere che sia come cotone, la semicoscienza di quei momenti, che invece è arrabbiata, e assomiglia alla disperazione.
Tra poco andrò in piscina, ho le gambe da depilare, e intanto ascolto su radio david byrne una selezione di musiche di nino rota, alcune sono colonne sonore dai film di Federico Fellini.

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