colazione col solito porridge - crema di latte di soia e fiocchi d'avena in una tazzona arancione - e solito earl grey. Sono venuta fuori in lacrime da scuola, ieri, alla fine dell incontro con la psicomotricista che ci ha restituito, dope le 16,30 e fino alle 19,10 - di un venerdì pomeriggio tardamente ancora al lavoro - l'esito delle sue osservazioni sulla classe da "ristrutturare" e su quegli insegnanti che, sotto i suoi occhi e il suo silenzio, ci erano entrati in relazione.
"Sei stata bravissima" mi ha detto...ma lei ci sa fare, e ti legge nella postura, nella testa e nelle braccia, fino alle mani, come la inclini, dove le tieni e come le muovi. Le labbra serrate, o morse, tirate fuori in un broncio d'attenzione...e più che volevo zittire la comunicazione non verbale, essere neutra in ciò che rimandavo a lei - specchio che definisce ogni dettaglio con la luce di un mezzogiorno in sicilia, d'agosto - e più la sua attenzione dolce tornava. Pat era protettiva come una madre. Ed io che di madre ne ho una che dorme da sempre su una nuvola, mi si scioglieva dentro l'ultimo argine tirato su alla meno peggio, per i due capelli bianchi che Londra m'ha lasciato, dai tempi dell'ospedale.
Ho sognato Lu stanotte, cara, a casa tua c'era un poster che scambiavo per un mio regalo, ma mi dicevi che si trattava d'un altro posto a Parigi, ed io facevo confusione tra un'affollarsi di immagini incorniciate e appese alle pareti, di posti che si somigliavano tutti. Riconoscevo mio padre dal suo passo svelto, bloccata alla biglietteria di un posto che era come un ibrido tra un aereoporto e una stazione della metropolitana, sotterraneo. Mia madre s'era allontanata alla ricerca di un gabbiano - era un nostro animale domestico - spaventato dall'assenza di un cielo, volando, era fuggito.
sabato 24 marzo 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
are you into dance movement therapy now my dear? that's simply awesome.
a~
Posta un commento