Ho chiuso la porta in faccia ai doveri da brava middleclass young woman stamattina, e me ne sono rimasta a casa, e ho steso crema idratante sul mio viso tirato dalle occhiaie, perchè ho voluto ascoltare i sogni di una notte non troppo serena, l'ultima di tante.
Ma è poi libero un mercoledì, se il disfattismo dei giorni amari mi rapina di certi pensieri leggeri? Il ricordo di mia nonna è stato con me stanotte. Lei mi chiedeva di chiamare mio padre - suo figlio - e Vè, che venissero anche loro a tenerle compagnia, perchè le sue amiche, dopo il rituale a cui, per qualche ragione, stavo partecipando con lei, l'avrebbero stesa sull'acqua del fiume, come Ofelia, circondata da fiori.
Stringendone un mazzolino tra le mani, dopo la cena, Betty si lasciava andare al buio del fiume, ad occhi chiusi, con l'ansia ad inquietarla tra le pieghe del suo stomaco rugoso di anziana. Non è certa di quale sia il mio nome, ma beve china sul suo cucchiaio che fuma. Ed è minuta, betty ha paura, così tenace e fragile, come una nuvola...
Così corro a chiamare mio padre, che minimizza, e vedo una scena che ho visto mille volte a casa mia, di mia madre preda di un'ansia che non sa tenerle testa, e mio padre impermeabile, che non se ne lascia contagiare, schermandosi con silenzi che i tentativi di lettura non aprono, non i miei.
And probably he "felt that empty, numbing neutrality that comes when one person in the room appears to monopolise all the available emotion".
Quote from Ian McEwan's Enduring love
mercoledì 28 febbraio 2007
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