Puntuale arriva la giornata di malumore selvatico, in un tardo pomeriggio come questo, che mi fa male il ginocchio e sono a casa da sola perchè le inquiline sono entrambe andate via...mi piacerebbe dire, "perchè non vieni da me a vedere un film?"
E le carinerie ormai mi muoiono in bocca, o forse prima...già nel cuore, perchè non attecchiscono, se quando dico "sarebbe bello poter dormire insieme, ogni tanto..." mi guardi con gli occhi sbiaditi. Non mi riesce di dedicarmi alla pila di scartoffie che aspettano sulla scrivania, e nella testa...mi sento esausta, perchè ho dormito poco, e sto per avere il ciclo.
Un articolo sulla repubblica di oggi, spiegava i meccanismi del "rimandare a domani" o non si ha fiducia nel buon esito di ciò che dovresti star facendo adesso, o solo i piaceri immediati che la tecnologia ti mette a portata di mano, non li sai resistere.
E così è, forse un cocktail delle due. Controllo le email, bloggo senza troppa ispirazione...e ho fatto fuori 4 fette di pane e nutella, tanto per confermare la solita vecchia equazione che la cioccolata fa da psicofarmaco placebo quando stai male...salvo il senso di colpa del post stomaco pieno.
mercoledì 31 gennaio 2007
tardo pomeriggio
Etichette:
...è anche privato,
baricentro,
maria antonietta,
on the ladder of writing
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
la normalità è reale quanto i puffi. meglio farci il callo. dopotutto, hai ragione tu.
Posta un commento