lunedì 14 gennaio 2008

Chi giura per Dio?

Nel sonno indolente pomeridiano
Ho rivisto quel sorriso antico
Ti ho preso la mano rugosa
Non era fredda né in sogno, né ieri
Come dondolavo allegra!

Ti ho chiamato madre
Ma la madre sarebbe tornata inattesa
Ed io sarei stata spartita.

Resta il segreto, duplice come il mio nome
Che svela l’immaginazione.

C'era un demone in sogno, a testa in giù
I suoi denti stracciarono il velo della mia culla
Sembrava placenta.

Chi era?

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