"Avevo appena scoperto l'orribile notizia che ogni essere umano scopre un giorno o l'altro. Quello che ami tu lo perderai. Quanto ti è stato dato, ti verrà ripreso. E' così che formulai il disastro che sarebbe diventato il ritornello della mia infanzia, della mia adolescenza e di tutte le peripezie successive.
'Quanto ti è stato dato ti verrà ripreso.'
'Che cosa ho fatto di male' - dissi singhiozzando?
'Ma niente. Non è colpa tua. E' così è basta.'
Se almeno questa atrocità fosse una punizione. E invece no. E' così, perchè è così. 'Quanto ti è stato dato ti verrà ripreso.' E' la regola."
Stralci da "La Metafisica dei Tubi" di Amélie Nothomb che volevo ricopiare perchè questo libro, che mi son fatta portare su commissione mentre ero ricoverata in ospedale, fin dal primo giorno, m'ha voluto bene. Trovando le parole da sostituire all'ansia libera e senza nome che mi consuma di lacrime e benzodiazepine, Nothomb mi è diventata amica.
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