domenica 15 aprile 2007

bento sushibar

domenica pigra che neanche un ameba, mio malgrado. Il giro in fiera del commercio equo e Still Life da vedere al cinema sono saltati, perchè in entrambi i casi ci siamo dati una mossa tardi rispetto agli orari.

E allora il racconto di questa domenica, mettendo tutto insieme, sta sul palmo della mano. In piedi a mezzogiorno, dopo colazione e una doccia rapida ho pedalato per andare a pranzo da Matthew & Joan, pasticcio di polenta e salmone al forno nel menu.

Al pomeriggio, mentre leggiucchiavo il corriere, Bio ed io ce ne stavamo a scambiarci carezze distratte, stesi sul divano e si è guardata in TV la corsa ciclistica, la Paris- Roubaix, fino alla vittoria dell'australiano.

Poi giro in bici, fino in fiera del fair trade, si era deciso, ma chiudeva in anticipo rispetto alle nostre previsioni, e ai ritmi lenti della domenica pure.

Pedalando lungo la ciclabile che corre accanto al naviglio, abbiamo raggiunto il centro per un gelato che Bio ha mangiato da solo, perchè non avevo voglia, alle prese com'ero, ancora, con il tentativo di mandar giù la cena di Nimah della sera prima.

Nimah è vegetariana, dunque si era mangiato sano, verdure crude, legumi, houmous, ancora verdure miste al forno e una pastry vegetale, ma devo aver esagerato con le quantità, perchè ci sono stata male oggi e da ieri sera, al ritorno a Milano.

Abbiamo posteggiato le bici in porta Garibaldi per un happy hour veloce prima del cine e più degli altri ci è piaciuto il sushi-place, Bentobar, dove infine siamo entrati perchè verdure miste, riso, pesce crudi e un drink, per 8 euro non sembrava niente male.

Era un buono aperitivo infatti, se non fosse che a servirci i drink ci hanno messo una vita e il film in Anteo era già iniziato da un pezzo quando siamo usciti.

Peccato, perchè era già saltata la fiera, e ora - pensavo - se ne volava via anche la seconda chance di dare alla giornata un sapore intenso, riempirla con un ricordo che fosse speciale. Se ne è parlato.

Passeggiando lungo corso Como, dopo la cena, ho avuto la sensazione d'aver detto troppo in quelle ultime ore e senza le pause della cui importanza nella comunicazione la dottoressa Copa mi aveva convinta, menzionandole a proposito di una lezione in classe, ma non solo.

Mi ha riaccompagnata a casa in bici e sotto al portone, prima d'andare, Bio ha detto che non la pensava così e gli era sembrata ugualmente una domenica da ricordare.

4 commenti:

Nicola Rizzuti ha detto...

Perdonami, ma l'ansia di voler cercare a tutti i costi un evento da ricordare, non ti rende più complesso apprezzare ciò che stai vivendo nel frattempo?

valve ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
bio & bree ha detto...

brina, mi spiace che tu abbia avuto l'impressione di una domenica sciupatella, io non l'ho percepita così, sarà che venivo da una settimana impegnativa e di accelerare non sentivo la necessità...

anbart ha detto...

ci ho dovuto pensare, prima di potere rispondere al tuo commento, nicola, chè non m'aspettavo, forse perchè non ho mai detto d'essere una persona facile.

Non l'ho mai detto perchè non lo sono, ma tant'è, ai miei ventinove anni, posso dire senza impennate d'orgoglio che mi piace indossare i panni della mia identità chiaroscurale.