Giovedì [che non era che ieri] in visita da Anna, si è sciolto un nodo in gola che le incomprensioni cronicizzate avevano piantato lì, stabile. Relazionandomi con te, il non capirsi mi aveva reso amara nelle ultime settimane, mentre i sentimenti facili, ora sono diventati ritrosi.
Perchè ho scavato fondamenta alte sotto al mio rifugio, e l'ho coperto con teloni in cerata impermeabile per ripararmi dai tuoi sguardi acquosi. E così, in quel corridoio scoperto, fuori da me e dagli spazi di noi due, dove non siamo entrati, ora c'è una palafitta, che abito da sola.
Anna ha detto che vorrei avere una vita affettiva piena e la lettura chiara del suono imbavagliato della mia voce, nella copia di lacrime...mi ha dato conforto. "Vorresti avere una vita affettiva piena, ma è un desiderio inappagato, che ti fa piangere un pò..." ha detto.
E sembrava che il diritto di dire "non sono felice" l'avesse avvicinato finalmente alle mia dita, inquiete dentro agli anelli d'argento, benefica come una tazza di te caldo e miele, quando la gola ti fa male.
venerdì 2 febbraio 2007
un'erba medicinale
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